HYPER-V Replication in ambiente Workgroup con certificato Self-Signed – Parte 1

Nelle scorse settimane ho sperimentato una configurazione di virtualizzazione con HYPER-V di Windows Server 2016 in cui due server Stand-alone replicano tra loro una macchina virtuale così da garantirne la business continuity e il disaster recovery in caso di malfunzionamento della macchina principale che la ospita.

Ho diviso la guida in tre parti così da renderne la lettura più comoda:

  1. Installazione del ruolo HYPER-V sui server (parte 1)
  2. Creazione ed installazione del certificato Self-Signed (parte 2)
  3. Creazione della Replica della VM (parte 3)

Prerequisiti:

Per sperimentare questa configurazione sono necessari due computer fisici che supportino la virtualizzazione con HYPER-V. Per maggiori informazioni sui requisiti minimi richiesti da Hyper-V vi rimando alla lettura di questo documento Microsoft (System requirements for Hyper-V on Windows Server 2016).
Per semplicità, visto che casa mia è piccola e non ho spazio per un intero laboratorio, ho effettuato i test utilizzando la virtualizzazione annidata con Parallel Desktop per Mac.
Mi sono procurato per l’occorrenza una versione trial di  Windows Server 2016 (ma potete benissimo utilizzare qualsiasi versione licenziata).

Come primo passaggio, che non descrivo in questo articolo, ho creato due macchine (virtuali) facenti parte del gruppo di lavoro Workgroup che ho battezzato fantasiosamente:

  • H-HV01 ( IP: 192.168.100.1/24 )
  • H-HV02 ( IP: 192.168.100.2/24 )

Ad entrambe ho assegnato un indirizzo IP che ho indicato tra parentesi.

Installazione del ruolo HYPER-V sui server

L’installazione del ruolo HYPER-V sui server è molto semplice. Una procedura guidata attraverso il Server Manager mi ha guidato attraverso tutti i passaggi. Ricordo che andrà eseguita su entrambe le macchine.

Da Server Manager > Add Role and Features

Fig.1
Fig.2
Fig.3

Tra i ruoli ho selezionato Hyper-V come evidenziato in figura 4.

Fig.4
Fig.5
Fig.6

Da questo punto della procedura inizia una rapida configurazione dei settaggi  del server Hyper-V che riguarda:

  1. Virtual Switches
  2. Virtual Machine Migration
  3. Default Stores

Per prima cosa è necessario creare il o i Virtual Switches. Attraverso i Virtual Switches le macchine virtuali sono in grado di comunicare tra loro o con host esterni alla macchina che le ospita. Il wizard richiede la creazione di almeno un VS così da rendere possibile alle macchine virtuali di connettersi alla rete fisica.

Fig.7

Il secondo passaggio che ho bellamente ignorato perché non necessario al mio test serve per configurare la Migrazione di Macchine Virtuali. Lo riporto solo per il dovere di cronaca.

Fig.8

L’ultimo passaggio è invece importate perché permette di selezionare la posizione predefinita in cui Hyper-V archivia i file dei Virtual Disks e di configurazione delle VM.

NB: La scelta non è vincolante in quanto ogni VM può essere tranquillamente creata o aperta in una posizione diversa. Quella indicata sotto è la posizione che il sistema propone come default.

Fig.9

Questa è la fine dell’installazione. Premendo Install il ruolo HYPER-V viene definitivamente installato sul server. Questa fase richiede, se non ricordo male, ben due riavvii per essere conclusa.

Fig.10

Mentre aspettato il riavvio del primo server ripeto gli stessi passaggi sul secondo.

Installare il ruolo di Hyper-V utilizzando Powershell

A chi piace scrivere codice e vuole evitare le perdite di tempo dovuti a troppi Avanti > Avanti > Fine è possibile utilizzare Powershell per installare Hyper-V e risparmiare tempo.

Ammetto di non amare il coding e di preferire ancora la cara vecchia interfaccia grafica. Posto comunque anche questo metodo perché siamo in un mondo democratico.

Per prima cosa ho aperto Powershell com Privilegi Elevati per verificare l’elemnco dei ruoli installabili (vedi Fig.11).

Get-WindowsFeature
Fig.11

Ho poi inserito il comando per installare il ruolo HYPER-V includendo anche i Management Tools.

Install-WindowsFeature -Name Hyper-V -IncludeManagementTools -Restart

Conclusione delle attività

Al termine di questa prima procedura si può passare alla alla fase 2 del progetto in cui creerò un certificato self-signed che i server utilizzeranno per autenticarsi reciprocamente.

Continua con la Parte 2 …

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.