Creazione di un server iSCSI con Windows Server 2012 R2

I viaggi in treno sono uno dei momenti che preferisco per della bella e sana sperimentazione IT che abitualmente non ho tempo di fare di solito. In questo viaggio Milano – Roma mi serviva provare la funzionalità iSCSI di Windows Server 2012 R2 creando delle macchine virtuali a tale scopo.

Facciamo un passo indietro e capiamo cos’è l’iSCSI.

iSCSI: è un protocollo che permette di condividere dispositivi di memoria remoti tramite la comune rete ethernet facendoli sembrare dei dischi fisici direttamente collegati ad un computer. Il server che condivide lo storage è chiamato iSCSI Target e quello che si collega e sfrutta lo spazio è detto iSCSI Initiator.

Lo so che questa definizione è molto maccheronica ma se volete approfondire vi rimando direttamente ad apposita pagina Wiki. Detto questo facciamo la lista della spesa e proseguiamo.

Prerequisiti

Per questo laboratorio servono due server Windows Server 2012 (vanno benissimo due macchine virtuali anche perchè due server fisici in treno è difficile portarli) che fungeranno da iSCSI Target e iSCSI Initiator.

HOST1: 
Nome: iSCSI-Target
IP: 192.168.100.1/24

HOST2:
Nome: iSCSI-Initiator
IP: 192.168.100.2/24

Installazione e configurazione dell’iSCSI Target sull’HOST1.

Apriamo il Server Manager e iniziamo ad aggiungere la features con Add roles and features .

Fig.1

Proseguiamo in wizard con Next.

Fig.2

Lasciamo Role-based come scelta di default e proseguiamo.

Fig.3

Installiamo sul server locale.

Fig.4

Troviamo la voce File and Storage Services ed aggiungiamo il ruolo iSCSI Target Server.

Fig.5

Confermiamo la scelta effettuata.

Fig.6

Proseguiamo con Next.

Fig.7

Concludiamo con Install.

Fig.8

L’installazione del ruolo iSCSI Target è terminata. Proseguiamo con la configurazione.

Sempre da Server Manager spostiamoci sotto la voce File and Storage Services .

Fig.9

Un fantastico Wizard ci guiderà nella creazione dell’iSCSI Virtual Disk che verrà poi condiviso e su cui fluiranno i dati.

Fig.10

Selezioniamo ora il volume in cui verrà parcheggiato il disco virtuale che sarà in formato .vhdx. Pre proseguire Next.

Fig.11

Diamo un nome all’iSCSI Virtual Disk.

Fig.12

Scegliamo la dimensione del disco virtuale e se allocare immediatamente tutto lo spazio indicato o se espanderlo dinamicamente,

Fig.13

Creiamo ora l’iSCSI Target.

Fig.14

Come si fa con i bambini appena nati battezziamolo con un nome a nostro piacimento.

Fig.15

Presentiamo all’iSCSI Target la macchina che ci dovrà accedere ovvero l’iSCSI Initiator.  Premiamo Add.

Fig.16

Selezioniamo il metodo che il Target e l’Initiator utilizzeranno per riconoscersi. In questo Lab ho utilizzato l’indirizzo IP ma solitamente viene utilizzato un valore chiamato IQN. Questo valore non è nient’altro che un’identificazione univoca del Target e dell’Initiator.

Fig.17

Per una maggiore sicurezza è possibile autenticare la connessione dell’Initiator tramite password. Questo passaggio però non è obbligatorio. Proseguiamo con Next.

Fig.18

Arrivati al riassunto finale concludiamo con Create.

Fig.19

Fig.20

Se tutto è andato nel verso giusto i quattro passaggi indicheranno Completed.

Configurazione dell’iSCSI Initiator sull’HOST2

Spostiamoci ora sul secondo server che funzionerà da iSCSI Initiator e apriamo il Server Manager. Nei Tools eseguiamo l’iSCSI Initiator.

Fig.21

Essendo il primo avvio un messaggio di avviserà che il servizio non funziona e ci chiederà di avviarlo premendo Yes.

Fig.22

Nella finestra che si sarà aperta spostiamoci nel tab Discovery e apriamo Discovery Portal per aggiungere l’iSCSI Target.

Fig.23

Inseriamo l’IP o il nome DNS dell’iSCSI Target. La porta di default del servizio è la 3260.

Fig.24

Spostandoci nel tab Targets dovremmo trovare l’iSCSI Server in stato Inattivo.

Fig.25

Attiviamo la connessione premendo Connect.

Fig.26

Concludiamo con OK per attivare la connessione.

Fig.27

Lo stato sarà cambiato in Connected. il nostro disco iSCSI sarà ora visibile nel Disk Management della macchina Initiator.

Fig.28

Tasto destro del mouse su Start ed apriamo Disk Management.

Fig.29

Ecco li il nostro disco, ancora Offline e non formattato.

Fig.30

Attiviamolo con il Tasto destro e selezionando Online.

Fig.31

Il disco va inizializzato.

Fig.32

Selezionando il partizionamento corretto. Vi consiglio il formato GPT ma dovete essere sicuri che non avete macchina precedenti a Windows 2012.

Fig.33

Andrò creato un New Simple Volume.

Fig.34

Il Wizard ci guiderà nella creazione. Premiamo Next.

Fig.35

Decidiamo la dimensione del volume. Io ho utilizzato tutto lo spazio disponibile.

Fig.36

Assegniamo una lettera all’unità.

Fig.37

Formattiamo il tutto con il giusto File System.

Fig.38

Al riassunto confermiamo premendo Finish.

Fig.39

Visto che siete arrivati qui immagino che tutto sia andato per il verso giusto. Nel vostro HOST2, il famoso iSCSI-Initiator, sarà visibile un nuovo disco con la lettera indicata poc’anzi  in fig.37 (la mia “E” per intenderci) in cui potrete mettere tutti i dati che riterrete necessari.

La velocità con la quale i dati verranno letti e scritti da questo disco dipenderà dalla connessione di rete utilizzata. Più veloce sarà e meglio è! Va specificato che è altamente consigliabile separare il traffico di rete dal traffico iSCSI. Per fare questo la miglior soluzione è dedicare una NIC a tale scopo e creare una connessione diretta tra l’iSCSI Server e iSCSI Target o utilizzare delle VLAN.

Se vi serve qualche consiglio o l’articolo non vi è piaciuto scrivetemi un commento.

/fine.

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