Come abilitare Shadow Copies di cartelle condivise e vivere felici

L’amministratore IT è per sua scelta un animale sacrificale che vive nel limbo tra l’essere Dio o un perfetto cretino a seconda che riesca o meno a risolvere Problemi.

Non c’è tuttavia giorno in cui un utente non scriva o contatti il reparto IT strillando per risolvere “Il Problema”: “Aiuto! Mi è sparito un file dalla rete”. Detto tra noi questo resta un non-problema perché i files non spariscono ma al 99% vengono cancellati dalle sante mani dello Strillante.

Ora, poste queste basi, cosa si può fare?

Due soluzioni:

  1. Sbuffiamo, ce la tiriamo un pochino rassicurando lo Strillante che saremo in grado di recuperare i suoi file e, a seconda che il backup sia stato fatto su un supporto piuttosto che un altro (potremmo doverci alzare dalla scrivania per inserire il nastro del backup) recuperiamo il dato.
  2. Mandiamo via lo Strillante dicendogli: “Te lo puoi recuperare in autonomia perché ho abilitato le Shadow Copies sulle tue cartelle di lavoro.

Cosa sono le Shadow Copies (copie ombra) e come funzionano?

Non voglio entrare troppo nel tecnico ma posso dirvi sinteticamente che le Shadow Copies sono “foto istantanee” di quello che c’è sul vostro hard disk, effettuate ad intervalli regolari ed in autonomia da Windows Server.

Shadow Copies effettua il suo sporco lavoro senza interferire con il lavoro dello strillone. Lavora ad un livello inferiore rispetto a quello del file system e se ne frega del concetto di “file aperto – file chiuso” perchè le fotografie che crea hanno come soggetto i cluster del disco occupati.

Supponiamo di partire dall’istante T0 in cui Shadow Copies crea la prima istantanea degli oggetti presenti sul volume interessato, tutte le modifiche che effettuate ai files potranno essere riportare all’istante T0 se richiesto. Si possono creare molteplici istantanee nel tempo ed avere più versioni dello stesso file.

Nota per distratti: se dopo la prima istantanea creo e poi elimino un file non mi resta che pregare perché anche le Shadow Copies non fanno miracoli.

Ora che abbiamo fatto le presentazioni non mi resta che mostrarvi come configurare Shadow Copies.

Configurare Shadow Copies

Configurare Shadow Copies è molto semplice e richiede poco tempo. Individuate il volume contenente i file che volete salvaguardare utilizzando le Shadow Copies (fig.1).

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Fig.1: Individuare il volume su cui abilitare le Shadow Copies.

Tasto destro del mouse sul volume e nel menu contestuale Configure Shadow Copies…

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Fig.2: Menu contestuale per la configurazione di Shadow Copies.

Si aprirà la finestra di configurazione come in fig.3.

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Fig.3: Finestra di configurazione delle Shadow Copies.

La prima cosa da fare è impedire a Shadow Copies di diventare un mostro divora spazio, specificando quanto spazio (Maximum Size) dedicare alle copie ombra sul volume (al raggiungimento della soglia verranno eliminate le copie più vecchie dei files). Dovrete essere bravi a dimensionare correttamente questo spazio in relazione al numero di file presenti sul volume e alla frequenza delle istantanee.

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Fig.4: Massima dimensione occupata dalle Shadow Copies.

Decidere la frequenza delle istantanee Schedule… è molto importante perché vi garantisce la recuperabilità (che brutta parola) di un files, ma anche di un’intera cartella, nei vari momenti della giornata.

Vi faccio un esempio: la mattina prima che il personale entri in ufficio impostate un’istantanea e non ne fate altre fino a sera. Tutti i file creati e involontariamente cancellati in questo lasso di tempo saranno irrimediabilmente persi.

L’ideale? Pianificarle ad intervalli regolari di qualche ora tenendo comunque presente il primo punto, quello relativo allo spazio occupato. In fig. 5 riporto la schermata di pianificazione.

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Fig.5: Finestra di pianificazione delle Shadow Copies.

Confermata la pianificazione restano da abilitare definitivamente le copie ombra con Enable (fig. 6).

Da questo momento entrerà in funzione la pianificazione configurata in precedenza. E’ possibile creare una prima instantanea manualmente con il tasto Create Now.

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Fig.6: Abilitazione definitiva delle Shadow Copies.

Tutto sommato il lavoro è finito. Semplice vero?

Ah dimenticavo … un messaggio di avviso (fig.7) suggerisce che la pianificazione di default non è adatta per volumi molto utilizzati e che è possibile anche spostare lo spazio per le copie ombra su un volume dedicato.

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Fig.7: Messaggio di allert.

Come recuperare un file con Shadow Copies?

Lo strillante deve fare davvero ben poco per recuperare in autonomia il suo file se sul volume sono state abilitate preventivamente le Shadow Copies. Basterà cliccare sul file incriminato con il tasto destro del mouse  

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Fig.8: Selezione del file da recuperare da Shadow Copies.

e selezionare Restore previous versions

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Fig.8: Recuperare una versione precedente di un file.

Nella schermata che si apre si potrà selezionare in autonomia una delle versioni precedenti del file fotografate da Shadow Copies e recuperarla.

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Fig.9: Elenco delle versione precedenti di un singolo file create con Shadow Copies.

NB: la procedura indicata cambia leggermente se è necessario recuperare un’intera cartella o un file cancellato totalmente perché in questo caso si dovrà agire sulla cartella “mamma” che la contiene.

Shadow Copies non rimpiazza i backup tradizionali che devono essere sempre effettuati su supporti esterni da quello in cui i dati sono contenuti! Possiamo considerare questa funzione  più come una scorciatoia per recuperarli più velocemente in caso di problemi o una “copia” intermedia pronta all’uso tra cicli di backup.

Se voleste approfondire l’argomento Shadow Copies vi posto un paio di link da cui ho tratto informazioni:

Wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Copia_shadow

Piergiorgio Malusardi (sito Microsoft): https://technet.microsoft.com/it-it/library/cc645542.aspx

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