Ddrescue è una potente software con licenza GNU che ci aiuta nella creazione dell’immagine di un hard disk, anche danneggiato. L’immagine ottenuta può essere molto utile per tentare di recuperare i dati senza compromettere la sorgente originale.
Ddrescue è installabile su una macchina Linux. Per la stesura di questo articolo l’ho utilizzato su una macchina virtuale Ubuntu.
Avviso: Se l’hard disk danneggiato non viene visto dal BIOS del computer non tentare il recupero. In questo caso datelo a dei professionisti!
Dotatevi di molta pazienza! Mi raccomando …
Lista della spesa:
- Computer o machina virtuale con installato Ubuntu Linux
- Hard disk danneggiato o qualsiasi memoria per test
- Spazio di archiviazione >= a quello dell’hard disk danneggiato
Creazione dell’immagine
Per procedere alla creazione dell’immagine dell’hard disk danneggiato dobbiamo per prima cosa collegarlo al computer e permettere al sistema operativo di riconoscerlo. Non è importante che vengano viste tutte le partizioni. Ddrescue lavora a livello di cluster e ricopierò ogni bit che rieusce a leggere dalla sorgente.
Dovete essere sicuri di avere spazio a sufficienza nel percorso di destinazione perchè l’immagine che creerete sarà grande quanto il supporto originale.
Tutto pronto? Partiamo!
Apriamo una finestra del terminale ed installiamo il pacchetto ddrescue
~$ sudo apt-get install gddrescue
Creiamo l’immagine dell’hard disk danneggiato
sudo ddrescue -n /dev/memoria_sorgente /media/cartella/nome_immagine /media/cartella/logfile
Ci sono diverse “opzione” che si possono configurare in ddrescue. “-n” indica che se trova un settore danneggiato se ne deve fregare e proseguire. Senza tentare di rileggere!
Sostituendo ad esempio “-n” con “-R 3”, ddrescue tenterà 3 volte di rileggere il settore danneggiato per recuperarne più dati possibili.
Nell’esempio che riporto qui sotto ho creato l’immagine di una chiavetta USB collegata al mio computer di test.
~$ sudo ddrescue -n /dev/sdb /home/daniele/Desktop/immagine.ing /home/daniele/Desktop/immagine.log Press Ctrl-C to interrupt Initial status (read from logfile) rescued: 0 B, errsize: 0 B, errors: 0 Current status rescued: 1015 MB, errsize: 0 B, current rate: 16515 kB/s ipos: 1014 MB, errors: 0, average rate: 14095 kB/s opos: 1014 MB, time from last successful read: 0 s Finished
La lettura di un disco da 500GB con settori danneggiati può impiegare anche molti giorni. Il logfile è importantissimo! Se per qualsiasi cosa il processo dovesse interrompersi, attraverso il logfile il processo può riprendere da dove è stato interrotto.
Maggiori informazioni sull’uso di ddrescue e delle sue funzioni sono reperibili qui oppure sul sito ufficiale del progetto.
La mia esperienza: ho recuperato dati attraverso ddrescue da diversi hard disk e chiavi usb danneggiate. Bisogna armarsi di molta pazienza perchè il processo può essere molto lungo e il risultato non scontato. Il grado e il punto di rottura dell’hard disk è davvero determinante!
Una volta creata l’immagine il recupero dei dati non è finito. L’immagine andrà montata e i dati contenuti su di essa estratti. Il come … beh … ve lo spiego in un’altro articolo!
One Reply to “Recuperiamo i dati da un hard disk danneggiato con ddrescue”